Differenze tra obiettivo e scopo.

E' opportuno, a questo punto, fare una riflessione su connessioni e differenze tra obiettivo e scopo. In sintesi:
1. Il purpose è l'esito della traduzione di un obiettivo via da...in un obiettivo verso... che mai si concretizza. Questa mancata definizione non è un limite bensì costituisce la caratteristica che distingue lo scopo. Il purpose va oltre l'obiettivo: lo include, lo valorizza ma non si esaurisce in esso.

2. Lo scopo, a differenza dell'obiettivo, non conosce conclusioni: ha un' origine ma non una fine. Non c'è uno scopo via da...Lo scopo è sempre e soltanto verso...: è procedere in direzione di un orizzonte che è irraggiungibile non perché inaccessibile, misterioso, fatto di solo desiderio. La sua inaccessibilità significa, invece, che esso sempre si rinnova.
3. Elaborare uno scopo, impegnarsi per concretizzarlo, verificarlo momento per momento, costituisce un processo che può durare un giorno così come può coprire la vita intera di una persona (di un'azienda, di una collettività).
4. L'obiettivo (che è sempre obiettivo via da…) prevede sì competenze, metodi e strategie ma, allo stesso tempo, chiama in causa fortemente le componenti personali: attitudine, carattere, emotività, aspettative. E', tra l'altro, legato alle circostanze, dunque alla casualità.
5. Elaborare e perseguire lo scopo, invece, senza che ciò voglia dire trascurare il valore delle componenti personali, richiede l'adozione di metodi e strategie, implica progettazione e monitoraggi. Dunque, si poggia su competenze apprese, sperimentate, rinforzate. Non è del tutto svincolato dalla contingenza, ne è condizionato in misura ridotta rispetto all'obiettivo.
6. Lo scopo prevede definizione, assunzione e rispetto dei ruoli, che vuol dire consapevolezza dei compiti, delle strategie, dei perché, del dove si va e del come si va. Scopo significa, allora, apprendimento, riflessione, comunicazione.
7. Rivolgere lo sguardo esclusivamente, incessantemente, pervicacemente sull'obiettivo conduce, paradossalmente, a procedere in avanti ma guardando indietro. Muoversi fissando mente e corpo sull'obiettivo significa fissare mente e corpo su qualcosa che si è stabilito in passato: in tale condizione, il rischio di non accorgersi dei mutamenti del presente è forte. Il passato diventa - inconsapevolmente- il riferimento privilegiato. Si scivola progressivamente verso l'obsolescenza, credendo di innovarsi.
Lo scopo, invece, costringe a partire sì dal passato ma per calarsi nel presente al fine di proiettarsi nel futuro. Il purpose fa del passato un punto di partenza - qual è e quale deve essere- e non un approdo.
8. Nel caso di un'organizzazione, obiettivo e scopo impongono stili di leadership le cui differenze meriterebbero un discorso a parte. Al momento, ci basta dire che:
a) concentrarsi sull'obiettivo richiede una leadership orientata al risultato, tesa a valorizzare sì strategie e competenze ma, essenzialmente, che esalta le qualità personali.
b) tendere allo scopo, produce una leadership centrata sulla progettualità, sulle competenze, su metodi e strategie.
Il primo tipo di leadership rischia di essere selettivo. Il secondo, al contrario, è una modalità inclusiva, che dà spazio a tutti, che valorizza non ciò che è innato ma quel che tutti possono apprendere, sperimentare, eventualmente modificare.