-John Steinbeck, Furore (The Grapes of Wrath, 1939), tr. Sergio Claudio Perroni, Bompiani, 2022.

"Ora a volte lo spirito ce l'ho ma non ho niente da predicare. Ho la vocazione di portare la gente ma non ho un posto dove portarla" (Casey, l'ex predicatore), p. 30.
"La banca è qualcosa di diverso dagli uomini. Tant'è vero che ogni uomo che lavora per una banca odia profondamente quello che la banca fa, e tuttavia la banca lo fa ugualmente. Credetemi, la banca è più degli uomini" (l'uomo del trattore), p. 46.
"La terra partoriva sotto il ferro, e sotto il ferro a poco a poco moriva, perché non era stata amata né odiata, non aveva attratto preghiere né maledizioni", p. 51. 
"Una grossa goccia di sole rosso indugiò sull'orizzonte, poi cadde e scomparve, e il cielo era luminoso nel punto dov'era scomparsa, e una nuvola lacera, come uno straccio insanguinato, pendeva sopra il punto dov'era scomparsa. E il crepuscolo cominciò a invadere il cielo da oriente, e il buio cominciò a invadere la terra da oriente", p. 67.
"Sperare nel paradiso, quando la vita non l'hanno vissuta? Spirito Santo, quando il loro spirito è avvilito e triste? Avranno bisogno di aiuto. Devono vivere prima di poter morire" (Casey), p. 74.
"Rimasero tutti immobili, restii a fare il gesto che desse avvio alla partenza. Ora ch'era arrivato il momento, avevano paura... ... E la famiglia era sempre lì, gruppo immobile come di sonnambuli, con gli occhi che abbracciavano l'insieme del paesaggio, senza vedere i dettagli e vedendo invece l'intera alba, l'intera campagna, l'intera struttura del paese in un solo sguardo", p. 159.
"E nell'uomo del trattore cresce il disprezzo che alligna solo nell'estraneo, che di comprensione ne ha poca e di legami nessuno... ... Ma l'uomo-macchina, che guida il trattore morto sulla terra che non conosce né ama, capisce solo la chimica; e disprezza la terra e insieme se stesso. Quando le porte di lamiera ondulata sono chiuse, lui va a casa, e la sua casa non è la terra", p. 163.
"La 66 è il sentiero di un popolo in fuga,  di chi scappa dalla polvere e dal rattrappirsi delle campagne, dal tuono dei trattori e dal rattrappirsi della proprietà, della lenta invasione del deserto verso Nord...Da tutto ciò la gente è in fuga, e si riversa sulla 66 dagli affluenti di strade secondarie, piste di carri e miseri sentieri di campagna. La 66 è la strada madre, la strada della fuga", p. 165.
"...terribile è il tempo in cui l'Uomo non voglia soffrire e morire per un'idea, perché quest'unica qualità è fondamento dell'Uomo, e quest'unica qualità è l'uomo in sé, peculiare nell'universo", p. 211.
"E poiché tutti loro erano sperduti e confusi, e poiché tutti loro venivano da un luogo di amarezza, affanno e sconfitta, e poiché tutti loro erano diretti verso un luogo nuovo e misterioso, si raccoglievano insieme; parlavano insieme; mettevano in comune le loro vite, il loro cibo, e le cose che speravano di trovare nella nuova terra", p. 270.
"Speriamo di riuscire a lavare un po' di panni. Prima mica eravamo così sporchi. Non laviamo manco più le patate prima di bollirle. Non capisco perché. E' come se stiamo perdendo la dignità" (Ma', la madre di Tom), p. 302.
"Non serve fegato per fare qualcosa quando non puoi fare nient'altro" (Tom), p. 308.
"Quando il coyote ti guarda tutto tenero e fa il giro largo come per dirti che lui e lì solo per giocare e non vuole fare niente di male...bé, vuol dire che vicino c'è un pollaio" (Tom), p. 350.
"...mi tiro dietro i miei peccati come mutande sporche in mezzo a gente pulita" (zio John), p. 384.
"Ho conosciuto gente che i peccati se li cresceva apposta così si credeva un pezzo grosso della cattiveria agli occhi del Signore" (Ma'), p. 434.
"Quando stai male o magari hai bisogno o sei nei guai...va' dalla povera gente. Soltanto loro ti danno una mano. Soltanto loro" (Ma'), p. 522."
"E le donne sospiravano di sollievo, perché capivano che andava tutto bene: il crollo non c'era stato; e non ci sarebbe mai stato nessun crollo finché la paura fosse riuscita a trasformarsi in furore", p. 605.