Quando è lecito scappare: l'ambiente tossico.

Alfonso Falanga, 23 febbraio 2023.


"La tossicità, invece, è durevole. Persiste come una sorta di sapore amaro che non si limita al palato ma che ci pervade per intero, dentro e fuori, e che va oltre quel primo momento in cui l'abbiamo sperimentato. Si tratta di una condizione che si attenua appena ci svincoliamo da quei contesti per riproporsi, però, nel momento in cui vi ritorniamo. Anzi, anche prima..."


A volte, nella quotidianità - che riguardi il lavoro oppure il sociale o anche l'ambiente familiare - si avvertono    sensazioni fortemente sgradevoli di cui, però, non è agevole coglierne l'origine.

Qui sgradevoli sta per qualcosa che non ci piace ovvero che non rientra nei nostri modelli valoriali. Perciò, lo percepiamo come un corpo estraneo e a noi ostile. È qualcosa di etereo che va oltre il semplice fastidio, il classico amaro in bocca o altre forme di pensiero e sentimento che sono sì sgradevoli ma che risultano, quantomeno, momentanee.

La tossicità, invece, è durevole. Persiste come una sorta di sapore amaro che non si limita al palato ma che ci pervade per intero, dentro e fuori, e che va oltre quel primo episodio in cui l'abbiamo sperimentato. Si tratta di una condizione che si attenua appena ci svincoliamo da quei contesti per riproporsi, però, appena vi ci torniamo. Anzi, anche prima: basta visualizzare il momento del rientro, i volti di quelli che abbiamo lasciato e che incontreremo nuovamente, gli ambienti, i rumori, i colori. Gli odori. Tutto questo, anche se solo pensato, rinnova il sapore forte e amaro della tossicità.


Eppure, non troviamo motivi evidenti che possano spiegare quel che ci sta accadendo. Non ha a che fare con l'impegno, la fatica né la soddisfazione e l'insoddisfazione come di solito sono intese. Non necessariamente è un vissuto che segue un evento eclatante: c'è stato qualche battibecco, forse, ma non per forza un vero e proprio litigio -anzi va meglio quando si arriva a ruvidi confronti anche se, proprio per questo, risolutivi- non per forza si è subìto un danno materiale o immateriale (immotivati e aspri giudizi o vere e proprie offese).

Sono proprio queste le circostanze in cui è lecito supporre che abbiamo a che fare con persone tossiche - tali per noi, non necessariamente in assoluto (un'affermazione giusto per...giusto per tenere in piedi una forma di buonismo) (per lo più, chi è tossico lo è sempre, lo è per sua natura, la tossicità è il suo equilibrio interiore) - e che, perciò, creano intorno a loro ambienti tossici.

Allora viene da chiedersi: che significa tossicità? Quando e perché un ambiente (le persone che lo formano) è tossico? Come si manifesta questa tossicità?

Da quanto già detto emerge che si tratta di una condizione senza forme e contenuti apparenti, una sorta di sinergia in negativo: parole, atteggiamenti, abbigliamenti, colori, rumori, che vanno tutti in una sola direzione e cioè togliere. Si tratta di un insieme di elementi che assorbe senza dare nulla in cambio.

L'ambiente tossico - la persona tossica - è un pozzo senza fondo. Tutto prende, tutto vuole, niente dà. Perché niente ha da dare. Non è una questione di scelta, di volontà (non sempre, non direttamente): si tratta di di incapacità. Incapacità a dare, a chiedere in modo autentico, a confrontarsi senza competere, a criticare senza giudicare, ad apprezzare senza adulare.


Gli ambienti tossici sono fortemente manipolativi: agiscono sui punti deboli di coloro che vi si trovano invischiati. Esempi di punti deboli per eccellenza: scarsa autostima, istanza salvifica, bisogno materiale.

Gli ambienti tossici ingannano: si dichiarano sempre pronti al cambiamento, un cambiamento che a volte si manifesta pure ma solo in apparenza, solo a tratti. Si tratta di un cambiamento mai veramente sostanziale e persistente.

In queste circostanze, quando si provano questi vissuti, quando sentiamo di inalare sempre e solo tossicità c'è una sola cosa da fare: darsela a gambe. Fuggire. Nemmeno provarci a cambiare qualcosa o qualcuno intrisi di tossicità. Ne va della propria salute mentale e del proprio benessere materiale.